
Adam è un naziskin appena uscito di prigione e assegnato ad una comunità di recupero sotto la tutela di padre Ivan.
Il simpatico omone, oltre ad appendere la foto di Hitler nella sua stanza, riesce a rendersi subito amabile tra gli altri ospiti della casa.
Padre Ivan pensa che Adam debba darsi uno scopo nei sei mesi che deve trascorrere presso la sua comunità, e lui tutto contento decide di voler sfornare un'enorme torta di mele con i frutti più belli del giardino.
Ma la sfiga, che ci vede bene, decide di far morire l'albero (prima facendolo ammalare, coi frutti pregni di vermi grossi come pantegane. Poi, non soddisfatta, ci fa cadere un fulmine e lo incendia).
Ma non si tratta di sfiga, no.
Qui c'entra la metafora del bene e del male. E' una parabola un po' noir, che mescola tragedia e comicità, Diavolo e Santità.
Ma forse devo ancora capirlo..............................................
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