
La storia di Elsa e Michele vede una coppia felicemente sposata, dall'alto tenore di vita... drammaticamente confrontata, come un fulmine a ciel sereno, con le difficoltà del mercato del lavoro e del disagio sociale. Una triste discesa, figlia di un ingiusto licenziamento, che catapulta la coppia in una dimensione nuova, dove ogni certezza si sgretola al primo alito di vento e l'ingegnosità deve prendere il sopravvento, per poter campare...
Difficile rimanere indifferenti di fronte a questa pellicola: un enorme senso di precarietà e insicurezza si materializza nello spettatore (io parlo per me neeeeh), Soldini riesce quindi a trasmettere la sofferenza che attanaglia la coppia. Nello "squallore" di una nuova esistenza, composta di umiliazioni e frustrazioni.... un affresco contemplato col naso all'insù.... può restituire un giusto valore alle realizzazioni personali. L'amore.
Bello, bellissimo.
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