martedì 13 novembre 2007

A te che che sogni una stella ed un veliero

Non sono una grande appassionata di ficsciò, tranne quando sono dedicate a personaggi tipo lui. Non so quanto possa essere credibile e veritiera, ho letto che la sorella non ha apprezzato molto l'immagine del Rino degli ultimi tempi: alcolista e affetto da qualche mania di grandezza.
Interpretare un personaggio come lui non dev'essere stato facile, dietro le note scanzonate di "Gianna" c'era un uomo, un uomo con le sue fragilità e insicurezze, solo un animo sensibile può sfornare canzoni così dannatamente folli e allo stesso tempo di una struggente malinconia.
Folle si, era folle, eccentrico, strambo, PURO. Sfuggiva alle convenzioni, era romantico, scanzonato, a volte un po' cinico... ma era anche triste.

....a te che lotti sempre contro il muro
e quando la tua mente prende il volo
ti accorgi che sei rimasto solo
a te che ascolti il mio disco forse sorridendo
giuro che la stessa rabbia sto vivendo
stiamo sulla stessa barca io e te...

Grande immenso Rino, più vivo di altri "cantautori" realmente vivi, ma morti dentro.

(Santamaria, sei stato bravo davvero)

Nessun commento: